lunedì 19 ottobre 2015

20) L’ infamia di Fëanor cresce ulteriormente: tradisce i fratello Fingolfin e brucia le navi dei Teleri

 


Dopo che il furto delle navi è sfociato nelle morti da entrambe le parti, con gli assassini traditori a loro volta puniti dal mare in tempesta, il viaggio procede e i Noldor incontrano una figura scura, forse Mandos in persona, che pronuncia la Profezia del Nord, o Sorte dei Noldor, secondo cui solo dolore, morte e una fine amara saranno per sempre legati alla Casa di Fëanor, colpevole di aver versato il sangue degli innocenti Teleri. Finarfin, fratellastro di Fëanor, torna quindi in Valinor, ma Fingolfin, il fratello, decide di proseguire. Giungono all’Helcaraxë, il deserto di ghiaccio più spaventoso che si sia mai visto. L’unico passaggio alternativo è uno stretto, percorribile via nave. I vascelli rimasti sono tuttavia troppo pochi per poter traghettare tutti, e qui Fëanor compie forse il gesto più ignobile di tutta la sua vita. Nonostante Fingolfin lo abbia seguito, mostrandogli tutta la sua fedeltà nelle avversità – considerando che lo aveva perdonato persino dopo essere stato ingiustamente da lui minacciato – Fëanor decide di tradirlo e lasciarlo indietro, impossessandosi delle navi e traghettando solo lui e la sua famiglia! Quando Maedhros, tra i più valorosi figli di Feanor, ignaro chiede istruzioni per andare a prendere Fingolfin e gli altri, Fëanor ci mostra questo lato di sé così deprecabile, ridendo - quasi impazzito - e dichiarando:
“Ciò che mi son lasciato alle spalle, non lo considero una perdita: inutile fardello lungo la strada, tale si è dimostrato. Che coloro che hanno maledetto il mio nome, continuino a maledirmi, e gemendo se ne ritornino alle gabbie dei Valar! Brucino le navi!». Al che il solo Meadhros si tirò da parte, mentre Fëanor faceva dare alle fiamme le candide navi dei Teleri. E così, in quel luogo che fu detto Losgar, all’imboccatura del Fiordo di Drengist, finirono i più bei vascelli che mai avessero solcato il mare, in un grande incendio lucente e terribile. E Fingolfin e i suoi scorsero la luce laggiù lontano, rosseggiarne sotto le nubi; e seppero di essere stati traditi. Furono quelli i primi frutti del Fratricidio e della Sorte dei Noldor.”
L’infamia appare ancora più sottolineata dal sacrilegio perpetrato alle candide navi cui i Teleri tenevano tanto: il loro sacrificio, la loro morte vengono spazzati via in una beffa, con l’inutilità del tutto e l’offesa finale arrecata alle loro amate navi. È difficile amare Fëanor in questo momento terribile. Il suo valore, il suo coraggio ci fanno desiderare di dare la colpa di tutto quanto accade a Morgoth, tuttavia è impossibile nascondere la scintilla di malvagità e superbia scaturita da lui stesso. Il riscatto della sua anima arriverà alla fine.


Approfondimenti - La Profezia del Nord, o Sorte dei Noldor:

“Quivi scorsero all’improvviso una negra figura starsene alta sopra una roccia precipite sulla spiaggia. V’è chi disse trattarsi di Mandos in persona, araldo, e non dei minori, di Manwë. E udirono una gran voce, solenne e terribile, che comandò loro di fermarsi e aprir bene le orecchie. Allora tutti fecero alto e ristettero immobili, e da un capo all’altro delle schiere dei Noldor fu udita la voce che pronunciava la maledizione e la profezia che è detta la Profezia del Nord nonché Sorte dei Noldor. Molto è predetto in parole oscure, che i Noldor non compresero se non quando le calamità piombarono loro addosso; ma tutti udirono la maledizione fulminata contro coloro che non volessero restare né chiedere il parere e il perdono dei Valar.
«Lacrime innumerevoli voi verserete; e i Valar fortificheranno Valinor contro di voi e ve ne escluderanno, sì che neppure l’eco del vostro lamento varcherà le montagne. Sulla Casa di Fëanor, l’ira dei Valar piomberà da Occidente fino all’Oriente estremo, ed essa sarà anche su tutti coloro che ne seguiranno i membri. Il loro Giuramento li impellerà, e tuttavia li tradirà, per sempre privandoli di quei tesori che hanno giurato di perseguire. A un’infausta fine volgeranno tutte le cose che essi ben cominciano; e questo accadrà per il tradimento dell’una stirpe verso l’altra, e per la paura di tradimento. Gli Spodestati, essi saranno per sempre.
«Voi avete sparso ingiustamente il sangue dei vostri fratelli e avete insozzato la terra di Aman. Sconterete il sangue col sangue, e fuori da Aman dimorerete nell’ombra di Morte. Ché, sebbene Eru vi abbia destinati a non morire in Eä e sebbene le malattie non vi assalgano, pure potete essere uccisi, e uccisi sarete: da armi e tormento e dolore; e i vostri spiriti raminghi verranno poi a Mandos. Ivi a lungo dimorerete bramando i vostri corpi, e troverete scarsa pietà sebbene tutti coloro che avete ucciso impetrino per voi. E coloro che perdureranno nella Terra-di-mezzo e non verranno a Mandos, finiranno per essere stanchi del mondo come di un greve fardello, e deperiranno e diverranno quali ombre di rimorso agli occhi della razza più giovane che verrà. I Valar han detto.»
Molti allora si sgomentarono; Fëanor però corazzò il proprio cuore e disse: «Abbiamo fatto un giuramento, e non è poco. Quel giuramento noi lo manterremo. Ci si minacciano molti mali, e non da ultimo il tradimento; una cosa, però, non ci vien detta: che soffriremo per codardia, per via di codardi o per paura di codardi. Pertanto io dico che proseguiremo, e questo parere sog- giungo: le imprese che compiremo saranno materia di canto fino agli ultimi giorni di Arda».




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