Delle cronache dei Giorni Antichi e della Creazione di Arda, quasi nulla può superare la poesia degli Alberi Sacri, Telperion e Laurelin, nati per illuminare il mondo e dai quali sorgeranno la Luna e il Sole. Dagli Alberi Fëanor creerà i Silmaril. I cicli di dodici ore della fioritura degli Alberi rendono conto del perchè - secondo questa cosmogonia - ancora oggi il ciclo del giorno sia diviso in dodici ore.
"e Yavanna Kementàri cantava al loro cospetto ed essi stavano a mirarla. E mentre erano così intenti, ecco dal tumulo levarsi due snelli virgulti; e in quel momento il silenzio stava sul mondo intero, e altro suono non si udiva salvo il cantico di Yavanna. Alle sue note, gli alberelli crebbero e divennero belli e alti e si coprirono di fiori; e così nacquero al mondo i Due Alberi di Valinor. Di tutte le cose fatte da Yavanna, sono essi le più rinomate, e tutte le narrazioni dei Giorni Antichi si imperniano sul loro destino.
Uno, che era maschio, aveva foglie verde scuro che sulla faccia inferiore erano come argento lucente, e da ciascuno dei suoi innumerevoli fiori spioveva di continuo una rugiada di argentea luce, e il suolo sottostante era maculato dalle ombre delle sue foglie vibranti. L’altro, che era femmina, le aveva di un verde tenero come quello della betulla gemmata; e i loro bordi erano di oro baluginante. Fiori ne coprivano i rami in grappoli di fiamma gialla, ciascuno formato a guisa di corno scintillante che spandeva una pioggia d’oro sul terreno; e dai bocci di quell’albero promanavano calore e una gran luce. L’uno era detto Telperion a Valinor, e anche Silpion e Ninquelote, e con molti altri nomi; l’altro invece era detto Laurelin nonché Malinalda, e Culùrien, e molti nomi ancora gli erano dati nei canti.
Nel giro di sette ore, la gloria di ciascuno dei due alberi raggiungeva il pieno e svaniva nel nulla; e ciascuno tornava alla vita un’ora prima che l’altro cessasse di splendere. Sicché a Valinor due volte al giorno era una dolce ora di luce più tenue, quando entrambi gli alberi sbiadivano, e i loro raggi d’oro e d’argento si mescolavano. Telperion era il primogenito degli alberi, quello che per primo giunse a pienezza di statura e fioritura; e la prima ora in cui splendette del candido lucore di un’alba d’argento, i Valar non la posero nel novero delle ore, ma la chiamarono Ora Iniziale, e a partire da essa contarono le ere del loro regno in Valinor. Dunque, alla sesta ora del Primo Giorno e di tutti i gioiosi giorni successivi, fino all’Ottenebramento di Valinor, aveva termine il tempo della fioritura di Telperion; e alla dodicesima cessava la fioritura di Laurelin. E ogni giorno dei Valar ad Aman comprendeva dodici ore e terminava con il secondo mescolarsi delle luci, allorché Laurelin stava spegnendosi e Telperion invece riaccendendosi. Ma la luce che gli alberi versavano, durava a lungo prima di essere assorbita dall’aria o inghiottita dalla terra; e le rugiade di Telperion e la pioggia che cadeva da Laurelin, Varda le conservava in grandi tinozze simili a laghi lucenti, che per tutta la terra dei Valar erano come sorgenti d’acqua e di luce. Così si iniziarono i Giorni della Felicità di Valinor; e così cominciò anche il Calcolo del Tempo."
Telperion si addormenta mentre Laurelin si sveglia (by Benef)
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