mercoledì 26 agosto 2015

6) La nascita degli Elfi: il risveglio presso il lago Cuiviénen, sotto un cielo pieno di stelle



La Terra di Mezzo invece restava al buio, nel “crepuscolo sotto le stelle”. Yavanna la visita, rattristata per la Primavera interrotta. “Ed essa mise sonno su molte cose che erano sorte durante la Primavera, per modo che non invecchiassero ma restassero in attesa di un tempo di risveglio che ancora sarebbe stato.” Recatasi al cospetto dei Valar, si mostra preoccupata per il fatto che i Primogeniti, gli Elfi, si sveglieranno al buio, incontrando Melkor: “Lasceremo dunque desolate e in preda al male le contrade dove dimoreranno? Dovranno essi aggirarsi nel buio mentre noi abbiamo luce?”
Ma Mandos risponde: “È destino che i Primogeniti giungano nella tenebra, e innanzitutto vedano le stelle. E sempre nel momento del bisogno invocheranno Varda”. Allora Varda si allontana e si mette all’opera creando altre numerose e lucenti stelle e costellazioni. “Attinse le argentee rugiade dalle tinozze di Telperion, e con esse fabbricò nuove e più lucenti stelle per la venuta dei Primogeniti.”
“quando per la prima volta Menelmacar salì nel cielo e il fuoco azzurro di Helluin baluginò nelle brume sopra i confini del mondo, in quell’ora appunto si destarono i Figli della Terra, i Primogeniti di Ilùvatar. Presso il lago di Cuiviénen, illuminato appena dalle stelle, il cui nome significa Acqua del Risveglio, si riscossero dal sonno di Ilùvatar; e mentre se ne stavano ancora silenziosi sulla riva, i loro occhi scorsero per prima cosa le stelle del cielo. Per ciò essi hanno sempre amato il lume delle stelle, adorando Varda Elentàri più di tutti i Valar.”



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